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venerdì 16 maggio 2025

UNA GIORNATA COSI'.......

      Non so come dirlo ma mi vien da pensare - e lo faccio dopo l'incontro con gli studenti avuto in mattinata - che qualche studente ed anche qualche insegnante ancor prima di incontrare noi dovrebbe incontrare se stesso, per chiedersi se ha compreso il percorso che lo porta da noi e se ritiene che parlare di una strage sia argomento che suscita in lui (o lei) non solo interesse ma quel minimo di riguardo, rispetto, condivisione ed anche emozione che il racconto di storie finite nel sangue e di una storia che riapre una incognita di pensiero e di azione che pensavamo aver chiuso ottanta anni fa, abbia ancora importanza e sia ritenuta giusta da fare.

     Questo dubbio mi nasce dopo un incontro che ha creato in me, ma anche nella docente con cui ho fatto l'incontro, amarezza e sorpresa. Sono tanti i giovani che incontriamo, sono diversi, sono interessati ma non sempre tutti allo stesso modo, sono consapevoli del significato storico, solidale, umano della storia che raccontiamo e del ricordo di quei momenti fatti anche di profonda tristezza. I loro silenzi a volte parlano ma le risa offendono, l'estraniarsi disinteressato è la peggior forma di lontananza da quei valori che cerchiamo sempre di mettere dentro alle nostre parole, sia quelle di chi spiega la storia sia quelle di chi apre la propria memoria.

     Oggi non è andata bene ma non trascuriamo di dire che anche tra gli studenti e gli insegnanti di oggi c'era chi voleva conoscerla quella storia del 2 agosto 1980 e ci ha seguito, in silenzio e/o esprimendo quella gratitudine finale un pò sofferta, un pò appartata ma necessaria a renderci consapevoli che l'incontro è andato non bene ma non è fallito!

     Di loro non scriverò nulla, quì, oggi. Nessun dato e nessun riferimento....io me lo - e me li - ricorderò!

     Continueremo il nostro percorso fino alla fine, vogliamo e dobbiamo farlo. La storia della strage la  ascolteranno altri giovani, nei prossimi giorni, fino alla chiusura di un anno scolastico lungo, impegnativo, faticoso ma anche pieno di tante, tante soddisfazioni. Anche i momenti di incertezza ed amarezza serviranno a riflettere sui nostri tempi attuali. E' un mondo che cambia ed intacca profondamente le nostre menti che diventano sempre più succubi di messaggi distorti e sbagliati per rispondere ai quali ci vuole convinzione, capacità comunicativa, strumenti di confronto e di incontro nuovi ed alternativi  e soprattutto non smettere di credere in valori che facciano da guida ad un nuovo modo di stare insieme e cambiare quello che non funziona in questa nostra malata società.

      La pagina di oggi la chiudiamo. Faremo - come una volta - una piega nel bordo di essa, tanto per ritrovarla e ragionarci sù.

     Grazie a Rossella con cui ho condiviso anche una giornata così.  

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