martedì 30 aprile 2024

ANCORA SALVEMINI.....

      Siamo  pronti  al rush finale, siamo in dirittura d'arrivo ma ancora tante sono le classi che incontreremo da quì alla fine di maggio, in Stazione ed in Comune, nel luogo della memoria e nella sala dove ci si parla e si ascoltano storie di una strage, storia di testimoni e di quanto hanno visto e vissuto il 2 agosto 1980, giorno dell'attentato alla Stazione di Bologna.

      Tante classi ancora arriveranno, dalla città e da fuori città, da questa provincia e da altre provincie ma in questi ultimi giorni abbiamo veramente fatto il pieno di incontri avuti con uno degli Istituti più frequentati e simbolici del circondario bolognese: l'ITCS "G. Salvemini" di Casalecchio di Reno.

      Molte classi, molti studenti, molti professori, tanto interesse sempre riscontrato, segno che lezioni e testimonianze sulla storia della strage alla stazione a quelli del Salvemini lasciano qualcosa di utile sia per quanto riguarda l'apprendimento di un pezzo importante della nostra storia che l'ascolto di vicende vissute e raccontate in prima persona da chi il 2 agosto 1980 c'era e sente il dovere di lasciare anche a questi giovani una testimonianza che racconta di gesti umani, di solidarietà, di aiuto e di reazione ad una inaudita violenza che ha seminato distruzione e vittime innocenti.

      E il Salvemini era con noi anche questa mattina con i suoi - forse ultimi - quattordici studenti, la loro professoressa ed un insegnante di sostegno. Erano quelli - e quelle - della classe 5aQ, ragazze e ragazzi che studiano informatica e sono al termine del percorso di crescita e formazione che li vedrà presto passare alle aule magne dell'Università. Una classe che ha confermato la serietà con la quale hanno fatto visita a noi ed al luogo dove è conservata la memoria della strage: la stazione, quel muro sbrecciato, un orologio fermo alle 10.25, lapidi colme di nomi e di storie di uomini e donne, di bambine e bambini, di persone attempate ma ingiustamente fermate nel loro diritto alla vita. 


      Lì hanno ascoltato Rossella Ropa, la sua lezione di storia, la ricostruzione di anni passati segnati da lotte e stragi, il racconto di un paese che ha sofferto i complotti e le colpe di servizi e personaggi al soldo di terroristi anzichè della salvaguardia della nostra democrazia. E la storia di una strage, dei suoi esecutori, delle vittime, di condanne non scontate fino in fondo, di libertà concesse troppo presto e di nuovi processi. Sì, nuovi processi, perchè verità e giustizia ancora non sono patrimonio di questa città, di questo paese. O, almeno, non lo sono del tutto!

      Poi, nel silenzio di quella sala che sempre ci accoglie nel Palazzo del Podestà, la testimonianza. Oggi, ancora, il mio racconto di quel giorno, storia e storie, la mia e quella di tanta altra gente che offrì il meglio di sè per aiutare, lasciando una traccia di umanità che rimarrà per molto tempo nel ricordo dei bolognesi! Ricordi di un autobus della linea 37 che portava poveri corpi e poveri corpi che venivano estratti da mani sconosciute ma pietose e colme di riguardo. Una storia raccontata che sempre genera emozione, come anche oggi è avvenuto.

      E loro? studentesse e studenti del Salvemini hanno atteso il termine del racconto e poi è nata in loro la voglia di chiedere, avere altre risposte, domande su di me e sugli altri, per capire e per riflettere, per essere in grado anche loro di parlarne ad altri, di farsi testimoni e di diventare protagonisti di una storia che non si ferma e che vede in loro i nuovi futuri gestori della memoria del 2 agosto 1980.

      E' andata bene, ancora una volta siamo usciti da quella sala con la sensazione di aver realizzato una cosa buona, che però non deve fermarsi. Questo intento è sempre forte in noi ma quando accade che a distanza di poche ore la professoressa ti gira un audio sul quale sono incise le parole di uno studente che afferma di aver provato emozione durante il racconto e che ringrazia la propria prof per averlo portato ad ascoltare una "strana" ed importante lezione di storia e di memoria beh, quando accade questo siamo certi che questo progetto sta percorrendo la via giusta ed i segni lasciati ogni giorno indicano che si deve andare avanti. Ne vale la pena!

      A tutti un sincero GRAZIE!

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