La loro è una fantasia inesauribile, non da meno della curiosità che li spinge a voler sapere storie per loro strane ma che poi sanno trasformare in tanti "files" che prendono posto nella loro mente e vi rimangono. Sto parlando dei bambini delle scuole elementari, almeno quelli un po' più grandicelli, quelli che frequentano le classi di quinta, quelli che presto faranno il grande salto nelle medie.
Il 25 febbraio scorso, la prof. Cinzia Venturoli ed io ci siamo recati nelle classi della scuola primaria di primo grado, l'Elementare "2 agosto 1980" che si trova a Casteldebole. Per la precisione siamo stati accolti dagli scolari della 5aA e 5aB e dalle loro maestre per andare a spiegare e raccontare come avviene una strage, chi ha interesse a farla e perchè, chi mise la bomba e spiegare come colpevoli che avrebbero dovuto scontare una giusta pena ora sono liberi. Si dirà che sono cose difficili per bimbi ancora piccoli ed invece - e non è la prima volta - ci troviamo di fronte ad una loro reazione interessata, curiosa, indagatrice e con reazioni che per noi sono una sorpresa perchè ci parlano sia del grande lavoro che sanno fare le loro maestre sia la maturità che dimostrano ragazzi così lontani da fatti che anche per molti adulti sono impenetrabili.
Il racconto della strage alla stazione di Bologna ha visto impegnare le migliori doti conoscitive e relazionali di Cinzia Venturoli e quanto di meglio ho potuto lasciare in loro - nelle bambine e bambini della 5aA e 5aB - affinchè ciò che avvenne il 2 agosto 1980 destasse in loro la voglia e la capacità di mostrare interesse per quella storia, per come reagirono uomini, donne e giovani, per i tanti gesti di affetto e di aiuto che vennero offerti da sconosciuti a chi stava soffrendo, realizzando qualcosa che rimanesse a testimonianza di quell'incontro.
E così, ieri 27 maggio 2025 ci siamo di nuovo incontrati. Ma non erano soli in quanto l'incontro avveniva nell'ambito di una iniziativa a ricordo del 2 agosto 1980 dal titolo "Insieme per la legalità", alla presenza di qualche personaggio istituzionale, qualche rappresentante di Organizzazioni ed Associazioni ma, soprattutto, con la presenza delle loro fantastiche maestre e dei loro genitori ed amici che - resi curiosi dalla pubblicità fatta all'evento - volevano non perdersi quanto avrebbero fatto i loro ragazzi! E c'eravamo anche noi, direttamente o indirettamente ma tutti: da Cinzia al sottoscritto fino all'Associazione tra i Famigliari delle Vittime. Ed al solo vederci, loro hanno trasformato la loro contentezza in abbracci e richiami!
Piccoli viaggiatori che vagavano con valigie e borsette per la sala mentre i cartelli disegnati ci ricordavano luoghi distrutti ed oggetti che ne testimonieranno per sempre il ricordo, quel "booom!" urlato a squarciagola ad indicare l'istante dell'esplosione, le 10.25, e poi quell'autobus, quell'ambulanza emersi da scatole e fogli colorati e numerati nei particolari che ne identificavano l'identità e la funzione e piccoli soccorritori che si spostavano tra i corpi distesi a terra mentre loro compagni si alternavano per ricordare a tutti chi non c'è più, fino a quell'univoco coro che ci ha ricordato che "ogni 2 agosto Bologna non dimentica". Questo hanno fatto i ragazzi delle 5aA e 5aB ed il lungo applauso a loro riservato è stato il coronamento di questo impegno così curato e così ben interpretato che ha commosso tutti.

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