Se c'è una cosa che ti sorprende ma allo stesso tempo ti sprona a continuare quello che stai facendo è trovarsi a raccontare il 2 agosto 1980 in una scuola che si chiama....."Scuola Elementare 2 agosto"!
Questo è quel che è accaduto ieri mattina a Cinzia Venturoli ed a me, chiamati in classe dalle maestre delle 5aA e della 5aB di questo Istituto Primario che ha sede alle spalle di viale Togliatti, alla periferia di Bologna ed a poca distanza da Casteldebole, per parlare di quella tragedia che colpì la nostra città e che noi abbiamo il dovere di spiegare anche a questi alunni facendo loro ascoltare, attraverso le nostre lezioni e le nostre testimonianze, i ricordi di cosa accadde e di chi quel giorno venne coinvolto da quel vile attentato di matrice neofascista.
Prima i 24 ragazzi della 5aA e poi i 23 della 5aB ci hanno ospitato tra i loro banchi, ordinati ed attenti ma anche curiosi, una curiosità che abbiamo apprezzato e che ci ha anche divertito perchè le loro non erano solo domande ma anche riflessioni, un qualcosa di talmente maturo che ha sorpreso Cinzia ed il sottoscritto.
I loro sguardi ce li siamo sentiti e goduti fino alla fine perchè ci hanno sempre trasmesso un sincero sentimento di rispetto e di profonda amicizia, cosa non sempre facile in un mondo in cui prevale la freddezza. E questo ha facilitato non poco il compito della prof Venturoli che si è aggiudicata l'attenzione di maschietti e femminucce nell'arduo compito di spiegare tutti i risvolti di una storia non facile da comunicare ma che a loro ha interessato tanto. Ne sapevano di cose e l'incalzare delle loro domande ha permesso di stabilire un confronto sempre più in crescita, con l'emergere - parola dopo parola - di un interesse per questa lontana storia che ci ha fatto capire anche quanto bene abbiano lavorato Valentina, Silvia, Romana e Francesca, bravissime maestre di questi scolari con cui abbiamo condiviso una intera mattinata, una mattinata da ricordare come positiva in assoluto!
Le immagini che sorreggevano i concetti spiegati da Cinzia, rendendoli così meno pesanti, si sono trasformate in stuzzicanti richieste di approfondimenti ed il modo di fare didattica della nostra docente si è ancora una volta confermato essere coinvolgente, chiaro e ....simpatico. Se non si crea anche simpatia tra di noi ne va di mezzo l'interesse e quindi l'apprendimento! Le due classi incontrate hanno dato a noi questa opportunità di fare storia e di trasmettere in ognuno di questi piccoli studenti i ricordi ancora presenti in chi viene a portare una testimonianza che parli di quel 2 agosto 1980 e di come seppero comportarsi le tante persone che vollero rendersi utili scavando, soccorrendo, portando affetto e tanta umanità. Cinzia lo ha spiegato ed io l'ho raccontato con le parole di vecchio autista di un autobus della linea 37, con una emozione difficile da contenere e che, anzi, si è riversata anche su chi mi ascoltava, inumidendo occhi di chi mi stava accanto ed accomunandoci così in questo sentimento che - come ha detto una delle loro maestre - diventa importante anche da un punto di vista didattico: partecipare all'emozione .
......ma, in definitiva, non siamo noi a doverli ringraziare?
C'è speranza! Anto
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