Spilamberto è un paesone di poco più di dodicimila abitanti situato nel circondario di Modena.
A Spilamberto ci sono scuole per l'infanzia e l'Istituto Comprensivo "S. Fabriani" che comprende la scuola Elementare e la scuola Media. E proprio da quest'ultima provenivano i 41 studenti ed insegnanti delle classi 3aB e 3aE che ieri mattina - mercoledì 22 maggio - ci sono venuti a trovare a Bologna per approfondire un argomento che in classe avevano - almeno a grandi linee - affrontato, ovvero gli anni del fascismo, del terrorismo ed in particolare della Strage di Bologna avvenuta il 2 agosto 1980.
L'incontro non è andato male anche se - come ho già avuto modo di osservare ultimamente - i ragazzi sentono molto l'avvicinarsi della conclusione dell'anno scolastico in corso e questo procura in loro un certo "allentamento" della convinta partecipazione all'ascolto delle lezioni. E, come loro dovrebbero già sapere, anche i nostri incontri sono pur sempre materia di studio e come tali meritevoli di essere seguiti con la stessa diligenza con cui seguono ogni altra lezione in classe!
Anche questi 37 (numero che ricorda qualcosa d'altro!) ragazze e ragazzi hanno così ascoltato la ricostruzione storica fatta da Rossella Ropa di fronte al muro antistante il binario uno della Stazione Centrale di Bologna. Come avvenne l'attentato e cosa provocò lì dove tanta gente si muoveva per attendere o partire con i treni di quel sabato d'agosto, ricordandone le conseguenze ed i segni visibili e leggibili in quella grande lapide e quell'affossamento che si trovano dentro la sala d'aspetto in cui Rossella continua a parlare di famiglie, bambini, ragazzi di altri paesi uccisi così lontano dalle loro case.
Sia in questo luogo della memoria che nella grande sala del Comune dove loro hanno potuto ascoltare dalle mie parole il comportamento tenuto da tante persone che quel giorno stettero per ore ed ore al fianco di infermieri, medici, forze dell'ordine, impiegati e funzionari di istituzioni pubbliche e private, vigili del fuoco e sacerdoti e giovani tutti insieme a portare aiuto a chi ne aveva un così grande bisogno e fare quegli ultimi gesti di umanità verso chi la vita non l'aveva più . Come guidando quell'autobus della linea 37, l'ultimo percorso verso il riconoscimento di poveri resti e lo strazio di parenti ed amici.
Per svolgere al meglio questo difficile compito che sta di fronte alle nostre docenti - Rossella Ropa e Cinzia Venturoli - gli incontri dovrebbero potersi svolgere con la calma necessaria e con il tempo sufficiente a spiegare bene, illustrare momenti importanti, fare esempi e raccontare dettagli di storie di uomini, donne, giovani e poi c'è sempre il contesto di questi avvenimenti che deve entrare a far parte del sapere di questi giovani ed allora è importante il ruolo dei loro insegnanti che deve sapersi incrociare con quanto viene spiegato da Cinzia e Rossella, ogni volta, ogni incontro.
Ma ieri, tutto sommato, non è andata male seppur sia stato un incontro iniziato e finito (e c'è sempre di mezzo quel lungo camminare su e giù per via Indipendenza che "ruba" tempo prezioso!) con tempistica...esigua.
Forse li reincontreremo, magari in qualche scuola superiore, nei prossimi anni, di nuovo a Bologna o in qualche loro classe di chissà quale Istituto, più adulti loro e....più attempati noi! Chissà, speriamo....
Nessun commento:
Posta un commento