sabato 4 maggio 2024

.....SU E GIU' PER QUEI PORTICI DI BOLOGNA.

     Avete presente la pubblicità di quel supermercato dove si vede che a forza di entrare ed uscire la clientela ha scavato un fossato? 

     D'accordo, è una battuta ma dato l'alto numero di volte che anche noi andiamo avanti ed indietro tra la Stazione di Bologna e il Palazzo del Podestà, percorrendo via Indipendenza, il risultato potrebbe essere uguale, potremmo cominciare a vedere traccia del "nostro" fossato! Andare con i ragazzi nella stazione di Bologna e poi accompagnarli nel Palazzo Comunale per continuare quel percorso della memoria che si snoda intorno al ricordo della strage del 2 agosto 1980 comporta sempre fare un po' di podismo, camminare e chiacchierare, la loro e la nostra ginnastica quotidiana, un trait-d'union tra storia e memoria ma anche tra un luogo che ricorda il passato ed una salone che ti fa rientrare nel presente, la lezione di storia messa insieme ai ricordi personali di qualcuno di noi. E' quello che fa parte del progetto "Educare attraverso i luoghi", il "nostro" (delle docenti e dei testimoni) anno scolastico, senza voti finali ma con tanto impegno.


     Giovedì 2 maggio, altre classi, altre scuole, ragazze e ragazzi sparsi nel territorio di questa regione che sono venuti a fare la loro parte, quella di studenti impegnati nell'apprendere una pagina di storia, nell'ascoltare ricordi di un testimone per tornare nelle loro sedi con qualche conoscenza in più su una strage commessa a Bologna e sulle vicende di una democrazia, delle sue Istituzioni, colpite duramente da un criminale progetto attuato da una galassia neofascista che aveva come scopo finale il sovvertimento dello Stato. Progetto fallito ma di cui restano ferite ancora ampiamente visibili.

     Da San Giorgio di Piano in quaranta. La 3aA e la 3aC della locale Scuola Media, guidate per tutta la mattinata dai loro professori, stimolati a prestare attenzione alla lezione di Rossella Ropa, la lezione sulla storia di un periodo che ci vide alla mercè di gruppi terroristici, gente di vecchie idee neofasciste smaniosi di riportare indietro le lancette della storia. Una strage, una stazione devastata, vittime e feriti e poi un racconto, il mio racconto, su cosa fecero tante persone quel giorno, che cosa ci facevano autobus accanto ad ambulanze e grù dei Vigili del Fuoco! E - come accade spesso - la presenza di un viaggiatore che silenziosamente si aggrega all'ascolto, oggi di quella signora che ha voluto inserire - in quella sala d'aspetto dove i ragazzi imparavano cose importanti - i propri ricordi di giovinetta che sentì parlare della strage mentre si stava godendo una vacanza in famiglia, al mare! Quelle sue parole e poi quelle lacrime che le scendevano sul viso a testimoniare anche il suo attaccamento a quel ricordo, a quelle vittime, a quell'impegno per non dimenticare.

     E, nel pomeriggio, altri studenti, ma questi un po' più cresciuti. Ragazze e ragazzi in procinto di fare il grande passo: dalle superiori all'Università! Da Parma arrivavano, in quarantatrè più quattro loro professori. Arti Visive e Audiovisivi: sono le materie del loro studio, materie che apprendono nelle classi 5aA del Liceo Artistico parmense "P. Toschi". Pure loro venuti fin quì per seguire -diciamolo: anche con un po' di stanchezza dovuta ad una mattinata trascorsa in visita al Museo di Ustica! - la ricostruzione storica che la nostra docente Cinzia Venturoli ha proposto loro per aiutarli a capire che cosa significarono per Bologna e per l'intero paese alcuni decenni di terrorismo ed il ricorso a stragi ed omicidi per tentare di par passare un disegno criminale che si fondava su vecchie idee di nuovi neofascisti. Tra attentati e processi, tra condanne, depistaggi, complicità e silenzi, Cinzia ha dato loro quelle conoscenze indispensabili a capire cose non contenute (o contenute parzialmente) nei libri di scuola! Dalla stazione ci hanno seguiti in centro, nell'ampia sala del Palazzo Comunale dove la seconda parte dell'incontro noi-loro si è concretizzata nella mia testimonianza su cosa ricordo di quel sabato 2 agosto 1980. Momenti di riflessione e di emozioni provate a condividere con questi giovani...visibilmente provati dalla stanchezza.


     Il calendario degli incontri scorre, giorno dopo giorno tracciamo una riga su un appuntamento già effettuato ma non siamo ancora alla fine....non ancora....

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