lunedì 6 maggio 2024

GIORNATA SENZA STORIA.....

     Giornata senza storia, quella di oggi, a Bologna.

     Ma anche le giornate senza storia hanno una storia. C'è sempre qualcosa che le contraddistingue dalle altre, c'è sempre qualcosa che le fa rimanere nella memoria.

     Due classi delle Scuole Medie modenesi "San Carlo" sono venute a farci visita a Bologna per - anche loro come le tante decine di altre che già l'hanno fatto - imparare qualcosa sulla storia della strage alla stazione avvenuta il 2 agosto 1980.

     Questo argomento richiede interesse ed attenzione, data la complessità degli avvenimenti, storie, personaggi di cui si parla, senza dimenticare il clima emotivo che viene a crearsi quando si è sul luogo del martirio di tante persone e quando si ascolta la voce di chi quel giorno c'era ed ha assistito a tanti momenti di dolore e di devastazione e fa fatica ad entrare in quei particolari che risvegliano ricordi di grande tristezza.

     Ma se intorno senti la presenza di ragazzi disattenti, demotivati, indifferenti allora tutto si fa più difficile ed oggi i 2/3 di chi è venuto per ascoltare una lezione ed una testimonianza non era con noi ma per i fatti suoi! E, forse, è venuto meno anche il ruolo di chi li deve guidare, accompagnare, interessare non con autorità ma sicuramente con autorevolezza, ovvero i loro professori.


     Se l'arrivo in ritardo può essere imputato agli orari del treno, meno motivazioni possono essere addotte per quel loro incedere lento (ma i ragazzi sono svelti, scattanti, quando vogliono, o no?) che li ha caratterizzati lungo la risalita di via Indipendenza. E poi, una volta arrivati al Palazzo del Comune dove, di solito, viene concesso a tutti i gruppi quella decina di minuti necessari a fare merenda, ebbene i dieci minuti sono diventati trenta! Una scampagnata, in sostanza, per molti!

     Saliti nell'ampia sala dove li incontriamo per parlare di storia con la docente - oggi Rossella Ropa - e far ascoltare loro la testimonianza di chi era in Stazione quel giorno - oggi ancora io - altri quindici minuti sono scivolati via per esigenze...igieniche fino a che anche la nostra docente ha perso la pazienza ed ha imposto di cominciare per non perdere altro tempo. Ovviamente è dispiaciuto a tutti e le auguriamo una pronta ripresa a quella ragazza che si è sentita poco bene ed ha abbandonato l'incontro ma tutto quello che abbiamo potuto fare, da lì in poi, è aver tolto argomenti, domande, limato su fatti di interesse e storie di persone, l'aver accelerato, tolto tempo alla stessa narrazione della testimonianza perchè - con anticipo rispetto agli orari di solito rispettati - le classi ci hanno lasciato alle 12.15 in punto. 

     Così non va bene, ogni tanto può accadere ma così non va bene! Questo messaggio lo dovrebbero interpretare gli insegnanti perchè i ragazzi si rapportano con loro e se oggi l'incontro è stato al di sotto delle aspettative dovrebbero loro stessi trarne per primi le conseguenze. In fondo anche quella di questa mattina era una giornata di studio, non una gita!

     Non voglio comunque dimenticare i gesti compiuti da quelle ragazze e quei ragazzi che - prima di uscire - si sono sentiti in dovere di venirci a salutare , di volermi far sentire la loro comprensione, regalarmi qualche loro buona parola, stringermi la mano o abbracciarmi ed anche voler ricordare quel momento con una foto. Mi hanno fatto piacere, hanno sentito che qualcosa dovevano trattenere per loro, da quel nostro incontro.

     E voglio ringraziare in particolare Karim e Kusalim per quei due loro fogli di quaderno che hanno voluto lasciarmi per ricordo e sui quali hanno tracciato - mentre ci ascoltavano - segni e disegni importanti del loro pensiero su quanto hanno imparato oggi ma anche per quelle emozionanti parole di augurio che hanno voluto scrivermi dopo aver saputo del mio prossimo compleanno. Le abbraccio, con vero affetto e con tutta l'amicizia che meritano. I loro auguri li considero veramente speciali ed indimenticabili!


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