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domenica 24 marzo 2024

QUANDO LA MEMORIA SI SPOSTA SUL TERRITORIO: da Bologna a Piacenza a San Giovanni in Persiceto....

 Tre incontri, tre momenti di memoria, tre occasioni che ci hanno ulteriormente dato la possibilità di stare insieme agli studenti per ricordare la strage del 2 agosto 1980 avvenuta a Bologna.

GIOVEDI 21 MARZO, con la 5aG e 4aG del Liceo Minghetti di Bologna.

Sempre GIOVEDI 21, ma nel pomeriggio, con la 5aA, la 5aC e la 5aF del Liceo Gioia di Piacenza.

VENERDI 22 con 6 classi del Liceo Archimede di San Giovanni in Persiceto, direttamente nel loro Auditorium.

Complessivamente oltre 250 ragazze e ragazzi coinvolti in questa importante "escursione storica" per trasmettere il significato di azioni che coinvolsero tantissime persone e far capire quanto sia importante non dimenticare la grande dedizione che seppero dare persone appartenenti ad enti ed istituzioni su cui pesò il compito di soccorrere e salvare vite: gli operatori della sanità, i vigili del fuoco, gli appartenenti alle forze dell'ordine ed ai reparti militari accorsi dalle caserme, coloro che si occuparono dell'assistenza alle famiglie e organizzarono la macchina del soccorso, in Comune e negli altri enti ed istituzioni preposte a tale compito. Tante, tante persone che non verranno mai dimenticate ed insieme a loro quell'esercito di volontarie e volontari che non si mossero da lì, per ore, per dare aiuto, conforto, soccorso e per rispondere con la loro umanità alla criminale e folle violenza dimostrata dai neofascisti che prepararono ed eseguirono l'attentato alla stazione.

                                            

Mentre gli incontri del Minghetti e dell'Archimede sono stati organizzati dall'Associazione Pereira e dal suo responsabile Matteo Pasi, quello con le studentesse e studenti del liceo Gioia di Piacenza è stato la parte conclusiva di una serie di lezioni sulla storia degli anni '60-'70-'80 tenuta presso il loro Istituto Scolastico da Cinzia Venturoli, docente presso l'Università di Bologna e curatrice da anni di questo progetto finanziato dall'Assemblea Legislativa Regionale ER che ci permette di incontrare ormai migliaia di studenti nel corso di ogni anno scolastico. 

Ovviamente ognuno di questi incontri ha avuto anche una storia a sè, fatta di attenzione, coinvolgimento, necessità di chiedere e conoscere particolari ed esprimere al contempo sentimenti e reazioni legate ad ogni momento degli incontri da loro vissuti. I giovani che ci hanno ascoltato hanno così avuto la possibilità di manifestare il loro grado di interesse rispetto ad una storia da loro non vissuta ma non per questo meno interessante da conoscere ed imparare. Loro ed i loro professori ci sono stati intorno e ci hanno supportati -a volte vien da pensare anche sopportati!- perchè ci sono sempre momenti nei quali "tirar fuori" i ricordi di una strage non è semplice.

In ognuno di questi tre incontri sono stato chiamato a portare la mia testimonianza. I ricordi di un autista di autobus che quel sabato era presente ed insieme a tanta altra gente della nostra città decise di non rimanere inerme, reagire, dare il proprio contributo al soccorso, alla solidarietà ed io lo feci alla guida di un autobus, un mezzo adibito ad altro genere di servizio ma che quel giorno si trasformò in ambulanza che portò corpi senza vita, in quel loro ultimo viaggio. Quel racconto, la memoria di quei gesti è importante da trasmettere ai giovani, perchè le mille azioni fatte con semplicità e da persone semplici hanno fatto capire agli studenti in ascolto come si possa rispondere alla violenza ed al terrorismo. Parlando di una colletività di persone, donne ed uomini di ogni età, ragione sociale ed impiego, ho/abbiamo provato a trasmettere a chi mi/ci ascoltava che dentro ognuno di noi si nasconde una persona "speciale" che è in grado di fare cose di grande effetto, pur rimanendo noi sempre e comunque persone semplici, anonime, diverse l'un dall'altro.

Quei tre incontri hanno lasciato un segno in loro -gli studenti- ed in noi! Su di me, in particolare, resta il ricordo delle tantissime domande a cui ho risposto con grande piacere, resta il ricordo dell'espressione dei loro volti quando il racconto si faceva difficile, resta l'immagine delle loro emozioni in risposta alle mie, resta forte il grande affetto che ho sempre ricevuto e sentito, rimarranno per sempre indimenticabili gli abbracci e le parole che avevano il significato di un commiato ma non di un abbandono e quelle gocce che rigavano i bei visi di ragazze colpite da una storia fatta di dolore le porterò sempre con me. 

Nel ringraziare per la sua presenza all'Archimede la carissima Patrizia - operatrice del progetto "conCittadini", finanziato dall'Assemblea Legislativa Regionale ER, che stimola i ragazzi ad elaborare progetti su queste tematiche, i migliori dei quali ogni fine anno scolastico verranno premiati con fondi che aiuteranno lo studio e la ricerca, voglio dire un grazie particolare all'Ass. Pereira, a Cinzia Venturoli, ai professori di ogni istituto incontrato, alle studentesse e agli studenti che abbiamo avuto intorno e che hanno saputo aggiungere forza alla nostra volontà di non fermarci. La storia del 2 agosto 1980, il ricordo delle 85 vittime e dei 216 feriti, la necessità di continuare a fare storia e portare testimonianza fino a chè giustizia e verità non siano patrimonio di una città, di un paese e di una popolazione intera ricevono energia vitale da questi incontri, da questi giovani, dal loro coinvolgimento. Dire loro grazie è il meno che possiamo fare!

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