140 vittime. Centinaia e centinaia di feriti. Famiglie, bambini massacrati, giovani e vecchi.
A Mosca assistiamo all'escalation di un conflitto che non ha più contenimento.
Ci si accanisce contro un paese in qualunque modo, ora anche con la strage.
Io che sono uno tra i molti che non dimentica la nostra strage, quella tutta italiana, quella di Bologna del 2 agosto 1980, sono senza parole di fronte a questa barbarie.
Provo dolore, oggi come allora, per vite stroncate e progetti finiti nel sangue.
La colpa di questi cittadini è stata quella di essere lì, in un teatro, nel momento sbagliato. La stessa colpa di altri cittadini, quelli di Bologna, di essere quel giorno in quella stazione, nel momento sbagliato.
Vittime inutili di un conflitto che serve a qualcuno per estendere potere e controllo, là dove è necessario, quando necessario. In qualsiasi angolo del mondo.
A queste donne, uomini, ragazze e ragazzi, bambini di poca età, alla popolazione di Mosca, alla gente di Russia, il mio affetto.
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