Netanyahu ordina l’invasione di Rafah, ultimo atto della distruzione della Striscia
Prosegue lo scontro tra la Casa Bianca e il governo israeliano: contro il volere degli Usa, il primo ministro ha ordinato l’evacuazione dei civili dalla città al confine sud della Striscia per le ««operazione di massa» necessarie a distruggere Hamas. Si consuma così quello che il dipartimento di Stato ha definito un «disastro»
(Articolo pubblicato sul "Domani" di oggi 10.2.2024)
-------------------------------------------------
Il Dipartimento di Stato Usa dice che la strategia di Israele/Netanyahu è "un disastro" e non si può non essere d'accordo.
E' un disastro in quanto distrugge, massacra e violenta un popolo -quello palestinese- e la sua terra, ne azzera la possibilità di un futuro degno di tale nome, viola i più elementari diritti umani in barba ai dettami delle leggi internazionali peraltro quasi mai sottoscritte da questa nazione -Israele- che trae le origini dalla sofferenza di un popolo sterminato dagli aguzzini nazisti.
Per questo è un disastro, il "disastro" pianificato per cancellare Palestina e palestinesi dalla faccia della terra. Ma è una illusione che si regge solo sulla potenza delle armi e sulla connivenza silenziosa e complice dei potenti della Terra.
E' un disastro, ma è UN LORO disastro! Se gli Stati Uniti ed i suoi massimi sostenitori, in Europa e fuori di essa, volessero prendere atto di che cos'è e cosa rappresenta oggi Israele, a che cosa mira la sua politica in Medio Oriente, se avessero cessato di sostenerne l'esistenza a base di miliardi di dollari impiegati in enorme parte in armamenti e sostegno ai coloni, questa situazione forse non avrebbe raggiunto questo livello di drammaticità atroce che è sotto gli occhi di tutti!
Quindi, non si battano il pugno sul cuore: il disastro è colpa loro, lo hanno incoraggiato e non lo vogliono fermare. Il massacro che i militari e governanti israeliani stanno compiendo ha dei sostenitori di razza e sono proprio loro, gli Stati Uniti d'America!
Nessun commento:
Posta un commento