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giovedì 5 giugno 2025

E L'ULTIMO CHIUDA...L'AULA!

     Abbiamo terminato gli incontri. Abbiamo finito con un bel gruppo di studentesse venute da Modena.

     Abbiamo chiuso l'anno scolastico, IL NOSTRO anno scolastico, quello fatto di incontri, lezioni, testimonianze, viaggi nel territorio dentro e fuori Bologna, alla Stazione e nelle sale del Comune, vicino ma anche lontano, di mattina e di pomeriggio e poi ospitati nelle classi ed invitati in sale mensa o aule magne per rivederli e constatare come abbiano messo a frutto il senso degli incontri con i quali abbiamo ricordato la strage del 2 agosto 1980. Abbiamo apprezzato i loro piccoli-grandi progetti fatti di tante idee e voglia di lasciare qualcosa di loro pur di far capire a tutti noi che il nostro messaggio è entrato a far parte della loro sensibilità e non dimenticheranno.

     In tutti questi mesi siamo stati con gli scolari delle quinte elementari, con gli studenti delle terze medie e con quelli più grandi, quelli degli Istituti Superiori, licei o professionali . Bambine e bambini, ragazzi intenti ad affrontare il passaggio tra l'infanzia e la gioventù e poi quelli più maturi, giovanotti e ragazze di tutto rispetto che entrano nella fase più delicata ed importante della loro crescita, del corpo e della mente.

     E con loro le maestre, i maestri, quelle/i che provengono da metodi didattici che stanno lasciando il posto alla modernità - mica sempre esente da critiche! - e che si confrontano quotidianamente con gli stili e metodi di insegnamento dei nuovi e giovani  insegnanti, quelli di questi tempi dominati non più dalla lavagna e dal gessetto ma dal cavetto infilato nella porta Usb del computer e dallo schermo digitale appeso alla parete! E professoresse, professori che ci portano schiere di quei loro giovani che tirano sù con impegno e fatica perchè il mondo che sta intorno a loro ed a noi rende difficile il rapporto con i giovani, nella pratica, nel linguaggio, nei comportamenti ed anche in quel minimo di valori - come il rispetto per l'altro - che non sempre trova quel posto che dovrebbe avere nel corso di lezioni e confronti tra chi insegna e chi impara.

     Comunque sia, questo anno scolastico è finito ed oggi possiamo dire che la fatica di portarlo a termine - per i nostri stupendi docenti e per noi testimoni - è stata veramente tanta. In qualche momento ce la siamo vista di non riuscirci ma il progetto che ci tiene insieme da anni è talmente importante che non sarebbe stato giusto mollare la presa ed allora (come dice un film) "stringi i denti e vai"!

     I nostri incontri sono terminati con le sedici ragazze della 5aE dell'Istituto Superiore "F. Selmi" di Modena  e con Barbara e Federica, le loro due professoresse che ieri, mercoledì 4 giugno, le hanno portate da noi, a Bologna.

Una classe di future biologhe ma con tendenza anche alla conoscenza dell'Anatomia, materie di studio che non hanno tolto a nessuna di loro la convinzione che venire da noi per ascoltare una storia di 44 anni fa non è tempo perso! E così è stato e noi - Rossella Ropa ed io - ne abbiamo potuto raccogliere tutta la loro serietà nel seguire, passo dopo passo, la ricostruzione della strage alla stazione, come avvenne e come divenne quel fatto grave, doloroso, politicamente ed umanamente assurdo, un pezzo di storia che ha cambiato il volto di una città ma anche di tanta della sua gente. Atti di terrorismo, organizzazioni neofasciste, progetti per un paese che si voleva bloccato in quella sua lunga marcia nella democrazia, uccisioni, colpevoli, stragi e tante vittime nella storia e nella testimonianza raccontata per far capire alle giovani modenesi di ieri cosa accadde a bologna alle 10.25 del 2 agosto 1980. E' stata Rossella a lasciare quell'ultima impronta del nostro insistere con la storia della strage ed a me è toccato l'onore di lasciare l'ultima testimonianza dell'anno scolastico 2024.2025 mentre alle allegre e splendide ragazze e docenti del Selmi - che quì ringraziamo - è toccata la sorte di chiudere il calendario degli incontri.

     Ora tireremo le somme di tutto quello che è stato fatto e di quanto andrà fatto per mantenere vivo ed operoso questo progetto "Educare attraverso i luoghi", ma questo è l'inizio di un'altra "avventura" che avremo tempo di raccontare.

     Nel frattempo, guardiamo il mondo....e continuiamo a NON restare indifferenti di fronte al male che circonda tutti noi.

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