Sono venuti dalla Brianza fino a Bologna per ascoltare anche dalle nostre voci la storia di quella bomba che distrusse parte della Stazione ferroviaria, alle 10.25 del 2 agosto 1980. E' quanto successo ieri, domenica 1 giugno, con l'Anpi di Bovisio Masciago, in 46, uomini e donne non più giovanissimi ma pieni di interesse ed anche di tenacia politica, guidati fin qui da Bacchin Luciano che li ha organizzati, imbarcati sul pullman e coordinati per tutta la giornata (che comprendeva anche una visita al Museo di Ustica).
L'appuntamento con Cinzia Venturoli e con me era stato fissato alle Cucine Popolari, in via del Battiferro a Bologna. Questo centro ormai molto famoso in città e non solo, voluto e creato da Roberto Morgantini per essere non solo un luogo che riesce a distribuire pasti caldi a persone in difficoltà ma anche un punto fermo dove si socializza, ci si parla, dove non esistono barriere di nessun genere e dove ci si ritrova in tanti anche a parlare di tematiche importanti come....oggi, appunto, della strage alla Stazione. Un incontro a tavola, con buon vino e piatti della tradizione bolognese: mortadella, salame, pane casareccio e poi lasagne, tortelloni e tanta crostata! Niente male per preparare ciò che doveva essere la parte più importante del nostro trovarci a tavola: l'incontro con la storia.
Finito (o meglio, sospeso) il suo pasto - e dopo aver dato spazio a Morgantini affinchè condividesse con tutti noi la storia, la nascita ed i propositi di questa sua creatura che si chiama "Cucine Popolari" e che vive ed opera grazie ai tanti, tanti volontari che ogni giorno la tengono in vita - Cinzia si è installata al centro dei tavoli ed ha dato inizio a quella sua sempre preziosa e puntuale ricostruzione storica di come si arrivò al 2 agosto 1980.

La prof.ssa Venturoli si è addentrata con capacità - anche quella di saper e dover sintetizzare un così complicato ed intenso racconto storico - nei fatti che portarono a quella strage, ci ha parlato di chi la finanziò, di chi la protesse, di chi la compì, di come le indagini portarono a quei neofascisti dei Nar e di come avvennero condanne e poi libertà per coloro che ne sono i maggiori responsabili, mentre per altri è stato fatto valere il decorso della vita pur di non averli dietro le sbarre, incriminati per strage a loro volta ma morti di vecchiaia!
Tra interruzioni (le domande fremevano sulle bocche di diverso convenuti) ed approfondimenti, Cinzia ha saputamente fatto venire il momento in cui ha chiesto anche a me un po' di quel racconto che noi testimoni ripetiamo sempre agli studenti che incontriamo. Ci chiamiamo "ripetenti" mica per nulla!!

Poi il muoversi inesorabile delle lancette degli orologi ci ha imposto di fermarci. Il tempo per le strette di mano, per gli ultimi approfondimenti, per qualche abbraccio commosso e poi via, verso casa....ma per noi - Cinzia, io ed i nostri coniugi - non prima di aver fatto una capatina nel parco di fronte, per immergerci qualche minuto nella colorata, sonora, profumata (dai tanti piatti tipici), chiacchierosa, cantata e coinvolgente Festa Multietnica, un momento importante per tanta gente lontana da case e parenti ma che quì a Bologna ha trovato una casa che li accoglie.
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