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lunedì 31 marzo 2025

L'INCONTRO DI OGGI, IN VIA ASIAGO.....

    Altri settantasette studenti incontrati oggi!

    Altra occasione per parlare del 2 agosto 1980 a chi frequenta le scuole medie.

    Altro modo di incontrare i nostri giovani non solo sul luogo - la Stazione di Bologna - dove venne fatta esplodere la bomba che causo' 85 vittime e 216 feriti ma anche nelle loro scuole, dentro le loro classi, accorpandone alcune per facilitare (cosa non sempre scontata!) il compito delle nostre docenti e di noi testimoni stessi.

    Ed oggi è stata una di queste occasioni a farci incontrare con studentesse, studenti e professori della Scuola Media "F. De Andrè", nella loro aula magna di via Asiago, a ridosso di Casalecchio, la 3aB e 3aD di prima mattina e poi la 3aA e la 3aC fino alla fine della loro mattinata di studio. Altre volte abbiamo incontrato i ragazzi di questa scuola, a Bologna, in Stazione, accanto a quelle lapidi e segni di memoria che ricordano quanto accadde il 2 agosto 1980. Oggi, Rossella Ropa ed io, siamo stati ospitati nel loro ambiente di studio ed abbiamo parlato di terrorismo, di neofascismo, di vittime e delle loro storie, abbiamo parlato di soccorsi e di volontari, di dolore e di risposta, di come si reagisce con semplicità ma con grande dedizione alla chiamata in difesa della democrazia e della libertà minacciata da trame eversive.

    Rossella ha fatto storia. Io ho portato un po' di memoria, la mia ma anche la memoria di una azione collettiva che spinse gente sconosciuta a fare opera di solidarietà gomito a gomito, per ore ed ore. Ed in quel muovere mani e sentimenti ci fu anche quell'autobus, il "37", che viaggiò per ore ed ore con a bordo poveri resti a cui abbiamo offerto il nostro affetto, il rispetto e il dignitoso riconoscimento di quanto sia importante non dimenticarne storie e tragedia.

    Le quattro classi ci hanno ascoltato in silenzio, un gesto di riguardo rivolto a chi fa sempre fatica a rievocare momenti di dolore intensi seppur lontani nel tempo. Ed hanno seguito quei momenti di ricostruzione della storia della strage che con altrettanta fatica la nostra Rossella deve mettere insieme ogni volta, con parole semplici ma efficaci, svegliando in chi ascolta quella curiosità che serve a chiedere di saperne di più. In questo modo il tempo passa inesorabile ma finisci con la sensazione di aver lasciato qualcosa di valido e che ne è valsa la pena.

    ....come vale la pena continuare perchè "quella" storia non se ne vada dalla nostra memoria.




     

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