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sabato 15 febbraio 2025

SE QUELLI DEL FERMI SI MUOVONO

    Altre volte, nei precedenti anni scolastici, ho avuto occasione di incontrare studenti del Liceo Scientifico "E. Fermi" di Bologna ed in ognuna di esse ne sono uscito con una immagine positiva di loro.

   Ieri ne ho avuto ulteriore conferma, dopo aver avuto con due classi dello scientifico che ha sede in città uno dei nostri incontri dedicati al ricordo della strage del 2 agosto 1980. Un incontro che - come sempre avviene - ha avuto inizio sul marciapiede antistante il binario uno della stazione di Bologna e si è concluso nella grande sala del Comune che ci dà la possibilità di raccontare a queste ragazze e ragazzi storia e storie di quella strage e di dar voce al testimone che racconta sempre ciò che vide e ciò che fece in quella drammatica giornata.

   Erano oltre quaranta, le classi 4aI e 5aL di studentesse e studenti impegnati nell'approfondire gli studi scientifici che nel loro Liceo vengono proposti a chi frequenta le lezioni. Con loro avrebbe dovuto esserci - oltre alle prof Elena e Deborah - anche la professoressa Gruppioni ma impedita da uno dei tanti malanni di stagione non ha potuto venire a questo importante appuntamento con la storia e la memoria. Peccato perchè questa docente è veramente in gamba e sarebbe stato per me un grande piacere poterla salutare nuovamente.

   Anche se a volte capita che tra i tanti possa esserci qualcuno di loro non propriamente interessato dall'argomento in questione (ed è successo pure ieri) va detto che lo svolgimento dell'incontro, la piena riuscita di esso, il corretto comportamenti della stragrande maggioranza delle ragazze e ragazzi presenti, l'interesse notato in loro in ogni momento del nostro incontro ha fatto sì che l'esito della mattinata sia da giudicare estremamente positivo, un appuntamento che sarà importante per loro così come lo è stato per noi.   

   E ieri, se io ero il testimone di turno, Rossella Ropa ha svolto come sempre molto bene il suo ruolo di Docente di Storia Contemporanea. In stazione e poi in sala ha saputo trasmettere agli studenti del Fermi quelle nozioni, quelle conoscenze sugli anni del terrorismo e delle stragi soffermandosi poi a sviscerare come fu possibile che sia stato pianificato ed eseguito nel nostro paese il più grande massacro di gente innocente dal dopoguerra ad oggi! Ha saputo "raccontare" quell'attentato aprendo a questi ragazzi le pagine di un libro immaginario che li ha fatti entrare in contatto con le storie di esecutori, depistatori, mandanti, corpi separati dello Stato colpevoli di complicità in quell'orribile attentato. E poi li ha aiutati a capire come e perchè quei neofascisti condannati per strage ed omicidi hanno potuto ottenere la libertà mentre vittime e loro famigliari ancora non possono vantare il diritto di una piena conoscenza dei fatti e di una completa giustizia nei loro confronti, un diritto ancora negato.

   Il testimone ero io ed ho cercato di sostenere la lezione di Rossella con il ricordo di cosa accadde in stazione dopo le 10.25, l'ora in cui la bomba esplose. Le mani che scavavano, i soccorritori con al loro fianco tante persone anonime che li aiutavano, i giovani, lavoratori, studenti, impiegati, rabbia e dolore, risposta umana, civile e quella volontà forte di reagire alla violenza. E poi anche la storia di quegli autobus pieni di feriti e quel "37" pieno di corpi senza vita, su e giù per le vie di Bologna, per ore ed ore.....

   Ed alla fine, quando il tempo è finito e loro se ne vanno, ecco verificarsi quello che ci sorprende sempre! Non tutte, non tutti se ne vanno ed è così che te li ritrovi intorno, in silenzio, ti fanno capire che vogliono stare ancora con te, chiederti e ragionare su cose che sono di loro interesse: i ricordi, la politica, le sensazioni nel ricordare quei momenti, il come fare per saperne di più, le ragioni per cui noi - in quegli anni - eravamo così diversi da loro ed è stato così che un'altra ora se ne è andata in parole spese bene, in uno stare insieme che assumeva qualcosa di affettuoso nel loro starci vicino, nel loro sorriderci e ringraziarci. Loro, le loro insegnanti, Rossella, io ce le/li siamo tenuti stretti perchè questi ultimi momenti della mattinata diventano indimenticabili.

   Grazie ragazze, grazie ragazzi del Fermi. E' stata una conferma, è stato un grande aiuto a noi ed alla memoria, a quel sabato 2 agosto da non dimenticare, mai.

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