Israele, la nazione degli ebrei, è nata con l'ingiustizia dentro, buttando fuori i legittimi abitanti di una parte di questo nostro pianeta, escludendoli dal diritto alla vita, alla terra, alla patria. E' una nazione che è sorta grazie ai compromessi tra le grandi potenze, per rimettere a posto coscienze toccate dal non essere riuscite -o non aver voluto- evitare il massacro di milioni di persone nei campi nazisti.
E' nata per dare un luogo dove abitare ad una diaspora di esseri umani dispersi in mille luoghi ed ora è artefice della diaspora di altri uomini la cui sofferenza ed i cui diritti negati lasciano immobili quei potenti che dovrebbero difenderli, estenderli, proteggerli.
Dice di combattere il terrore ma è con il terrore che è nata, basta andarsi a vedere un po' di storia del'Irgun, della Banda Stern per rendersi conto di quali metodi di lotta adottarono gli ebrei per far nascere una nazione, per dar vita ad Israele.
E' una nazione che siede nelle massime organizzazioni internazionali ma non ne rispetta i dettati e non ne adotta le risoluzioni. Occupa illegalmente territori e città che non le appartengono, sfruttando terreni, acque e risorse che non sono sue. Ha eretto muri che si sono trasformati in prigioni per un popolo senza terra ed ora diviso anche nell'impossibile coabitazione di famiglie separate da quel muro o da un filo spinato.
E' armato, finanziato, protetto dai grandi paesi occidentali che ne hanno fatto un "cane da guardia" in questo scacchiere mediorientale così importante per la loro geopolitica e per i loro "interessi" ed i soldi e le armi che riceve finiscono anche nelle tasche e nelle mani di quei coloni che erigono insediamenti, depredano, violentano, scacciano povera gente colpevole solo di abitare sulla propria terra, tra i propri campi, nelle povere case che per secoli li hanno visti crescere.
Israele. Si arroga il diritto di bombardare dove vuole e quando vuole, offendendo il diritto internazionale alla inviolabilità ed al rispetto dei confini internazionalmente riconosciuti. Distrugge luoghi della ricerca scientifica e militare di altre nazioni ma possiede centinaia di ordigni atomici, vera e propria minaccia per intere, altre, nazioni.
Invoca il diritto di difendersi "dai terroristi" e di avere per questo il sostegno internazionale, ricordando la lontana "shoah", le vessazioni ricevute, l'olocausto, la caccia agli ebrei ed il massacro durante il conflitto mondiale ed ora distrugge con metodi che ricordano quei lontani tempi un intero popolo, macchiandolo di essere "terrorista", cancellandolo fisicamente ed impedendone -anche con il ricatto- il diritto alla lotta per la propria libertà, sancito anche dalle carte che la stessa nazione ebraica ha sottoscritto e continuamente violato! Lo fa perchè si sente protetto, perchè è protetto!
E dopo aver descritto nel peggiore dei modi la stessa Onu, offendendone anche il suo massimo esponente legalmente eletto e riconosciuto dalle nazioni di tutto il mondo, ora il diplomatico che in quella grande assise di nazioni rappresenta la nazione israeliana e -con essa- il popolo ebraico, straccia la Carta dell'Onu, quel documento che sancì la rinascita delle nazioni libere alla fine di un conflitto che costò oltre 50 milioni di morti di cui 6 milioni di ebrei! Lo fa per negare il diritto -che è il suo stesso diritto!- al riconoscimento di un altro popolo, quello palestinese, come membro legalmente appartenente all'Organizzazione delle Nazioni Unite, l'Onu.
Ebbene, un paese che delega il proprio rappresentante a fare questo è un paese indegno di essere rappresentato all'Onu, la casa delle nazioni libere! Ed un paese -l'Italia- che di fronte a questo stato di cose decide di astenersi nel corso del voto, è un paese indegno di chiamarsi "democratico".
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