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sabato 10 maggio 2025

MI RITORNA IN MENTE.......

 ....e tanto per non lasciare indietro nulla, voglio quì ricordare i due appuntamenti di inizio settimana avuti con studenti e professori.

     Come sempre è il racconto della strage alla stazione di Bologna che porta a noi così tanti ragazzi, incontri che addirittura si sono fatti alquanto numerosi non solo complessivamente ma anche nella ultima dirittura d'arrivo di questo mese di maggio dove siamo coinvolti in una girandola di appuntamenti che stanno dando fondo alle nostre ultime energie.

     Già, perchè sia i nostri docenti e loro collaboratori, sia noi testimoni, stiamo rispondendo alla chiamata degli ultimi appuntamenti con le scuole cercando di superare le (sempre presenti) difficoltà che ci sono nella vita di tutti i giorni, le tante cose da fare, gli acciacchi di salute e le emergenze di ogni tipo pur di garantire la nostra presenza agli incontri, agli ultimi incontri che avremo con loro fino al termine della prima settimana di giugno quando le scuole cesseranno questo (anche per noi!) anno scolastico. Anno scolastico di cui faremo il bilancio tra non molto ma che posso già anticipare essere stato un anno scolastico-record sia per il numero di incontri fatti sia per l'alto numero di studenti incontrati.

     E non basta nemmeno limitarsi a parlare di ciò che è accaduto tra noi (docenti e testimoni) e loro (studenti e professori) perchè sono già partiti i primi appuntamenti attraverso i quali verremo a conoscenza, vedremo e giudicheremo i progetti realizzati nelle scuole, a ricordo del 2 agosto 1980 e strettamente legati agli incontri che ci sono stati in tutti questi mesi. Ma di tutto questo avremo modo di riparlarne nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

     Ora ritorno al ricordo di cos'è avvenuto nel corso dell'ultima settimana.


 LUNEDI' 5 MAGGIO 2025 - ORE 9 - 13  * STAZIONE F.S./SALA MUNICIPIO

     Trentuno studenti dell'IIS "G.BRUNO" di Budrio hanno "chiesto di noi"! Appartengono alle classi 5aA e 5aB e sono arrivati puntuali in stazione accompagnati da Martina, Margherita ed Annalisa, le loro prof oggi in veste (anche) di accompagnatrici del gruppo di studio. 

     Eh sì, perchè di studio si è trattato, dal momento che questi futuri e future "tecnici" in uscita dal Liceo budriese che frequentano non si sono limitati solo ad ascoltare la lezione di storia fatta loro dalla prof. Cinzia Venturoli ma anche ciò che ho raccontato e che appartiene ai miei ricordi di persona presente quel giorno in stazione. Sono stati due contributi importanti: i fatti, i personaggi, il contesto socio-politico di quegli anni, la strategia del terrore con le uccisioni e le stragi, la cattura dei colpevoli e le condanne ed anche scoprire come parti di questo Stato furono  implicate nelle trame eversive che lasciarono a gruppi di neofascisti e finanziatori la possibilità di mettere in opera i loro disegni, tutto ciò nella spiegazione di quella brava storica che è Cinzia Venturoli. Mentre io ho ricordato come si mosse la gente di tutti i giorni, quella che non si conosce e che seppe reagire a quell'immane ingiustizia, le cose che fece sapendosi mescolare a chi del soccorso ne fa una professione, con semplicità e grande umanità. Anche portando a destinazione corpi senza vita, con un autobus che recava quel numero 37 che la gente non dimentica e parlando di ore ed ore mescolati ed uniti da dolore e voglia di rispondere con fermezza ed affetto al gesto degli stragisti.


LUNEDI' 5 MAGGIO 2025 - ORE 14 - 17  * STAZIONE F.S./SALA MUNICIPIO

     Con Giovanni Mulargia nella veste di docente di storia e con il prof. Andrea Lederi a fare da guida ai suoi ragazzi fin dentro la stazione di Bologna Centrale abbiamo trascorso un buon pomeriggio insieme alle studentesse e studenti delle classi 5aALI e 5aLLI dell'IIS "E.Mattei" di San Lazzaro di Savena.

     Trenta studenti che hanno scelto l'indirizzo scientifico come premessa al loro futuro che continuerà prossimamente all'Università (oppure in qualche luogo di lavoro) ma che oggi sono stati coinvolti nel ricordo e nell'apprendimento di una storia importante da conoscere ma scarsamente raccontata sui loro libri di studio e nel programmi che arrivano dal Ministero dell'Istruzione: la strage del 2 agosto 1980 avvenuta nell'ala ovest della Stazione di Bologna.

     La ricostruzione storica fatta da Giovanni ha fatto conoscere a questi giovani non solo un avvenimento da non dimenticare, sia da un punto di vista storico-politico (quando si parla di attentato neofascista si parla di un fatto politico!) ma anche per i risvolti umani e sociali che la strage ha avuto sulla città di Bologna e sul paese. Il racconto di quanto avvenne nei decenni '60-'70-'80 è lo snodarsi di momenti di grande partecipazione popolare e di risposte violente ricevute. Le lotte finalizzate a cambiare il paese rivendicando spazi di democrazia e maggiore partecipazione alle scelte istituzionali ebbero come risposta sangue, bombe e lutti. 

 E dopo Giovanni ho anch'io continuato quel racconto ma vedendolo dalla parte di una persona che il destino volle fosse presente nel luogo in cui avvenne la più grande strage dal dopoguerra: nella stazione di Bologna, quel sabato di quarantacinque anni fa. 

     Molto attente, molto presenti, in un silenzio che metteva insieme rispetto ed emozione, le studentesse ed i loro compagni del Mattei mi hanno seguito in quei minuti di racconto, in quel ricordo di vecchio autista del 37, in quel far uscire dalla memoria il ricordo di come agì tanta umanità in quel luogo dove dolore e rabbia si mescolarono ma dove la compostezza e la fermezza della risposta seppe sempre dominare ogni nostro comportamento. 

     La mia emozione si è spesso mescolata alla loro e ne ho avuto conferma quando alla fine non è stato facile andarsene da quell'incontro che noi e loro ricorderemo come un momento di grande empatia, un incontro tra generazioni di tempo diverso ma che la storia del 2 agosto avvicina sempre.



     

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