I pochi che mi leggono si saranno accorti che mica sempre riesco ad essere puntuale nel registrare in giornata gli incontri che vengono organizzati con gli studenti delle scuole per offrir loro una idea - da un punto di vista storico e della memoria - su quanto accadde a Bologna il 2 agosto 1980.
Questo è dovuto frequentemente all'alto numero di incontri che si stanno facendo nel corso dell'attuale anno scolastico. Molte scuole, molti studenti, molti incontri e...molti giorni di impegno anche per noi - i docenti ed i testimoni - che cerchiamo di mantenere gli impegni presi e non mancare mai ai nostri appuntamenti. E questo significa anche incastrare questo genere di impegno con altri "doveri" di natura famigliare per cui ne esce...qualche discontinuità nello scrivere queste (non indispensabili e nemmeno presuntuose) righe!
Sessanta studenti provenienti dall'ISIT "Bassi Burgatti" di Cento di Ferrara. Li abbiamo incontrati lunedì scorso 7 aprile, tra la mattina ed il pomeriggio. Studenti delle classi 5aR, 5aU, 5aB e 5aC e tutte/i erano accompagnate/i dai loro prof Roveri, Vespucci, Pederzoli, Dardano, Ranieri e Bencivenni. Gli studenti del mattino stanno seguendo come loro indirizzo di studio la materia "Scienze Applicate" mentre quelli del pomeriggio si impegnano nel campo dell'Economia.
Ma tutti, oggi, sono venuti con e tra noi per approfondire una materia che nelle loro classi è stata affrontata sia grazie alle lezioni portate "in loco" dalla nostra storica Cinzia Venturoli, sia grazie al materiale didattico che hanno potuto consultare e questo è certamente stato un aiuto importante che abbiamo constatato oggi, dal momento che - seppur non tutto - hanno dimostrato di conoscere molto sulla storia della strage di Bologna ma anche su quei decenni troppo banalmente conosciuti come "anni del terrorismo"!
Se il compito di fare la parte storica dell'incontro del mattino è toccato a Luca Palestini, nel pomeriggio è stata la volta di Rossella Ropa, docente di storia contemporanea, a dover riepilogare anni difficili trascorsi tra attentati, uccisioni, appelli alla violenza, dichiarazioni e richiami neofascisti, depistaggi, stragi e comportamenti colpevoli di apparati dello Stato, complicità e manovre occulte per riportare questo paese ad un regime già sconfitto e non voluto dalla stragrande maggioranza degli italiani.
Una testimonianza al mattino ed un'altra al pomeriggio è stato quanto era giusto fare da parte mia verso tutte le ragazze e ragazzi che ci sono venuti a fare visita. Il mio è sempre un racconto non facile da fare ma che è giusto fare: raccontare di un autobus della linea 37 mi aiuta a ricordare che cosa vidi fare da tanta gente che mi stava intorno e che, come me, cercava di dare il meglio di sè stessa per portare aiuto e solidarietà, vicinanza a chi era stato colpito duramente e risposta composta ma energica a chi aveva causato quel massacro di innocenti.
Da Cento di Ferrara abbiamo avuto la conferma che chi studia al Bassi Burgatti studia in un'ottimo Istituto e con ottimi insegnanti e la serietà e compostezza che hanno mantenuto nel corso delle ore trascorse con noi ci ha ancora una volta lasciato un segno positivo del loro interesse verso questa storia dolorosa che parla di una strage e di una risposta popolare ad essa e che - seppur lontana per loro - sentono che è importante conoscere per non dimenticare.
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