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mercoledì 19 marzo 2025

17 MARZO....INCONTRI RAVVICINATI

      INCONTRO 1 - ORE 9 - STAZIONE DI BOLOGNA CON STUDENTI DI SCANDIANO/R.E.

   Frequentano i corsi professionali del Liceo "Gobetti" di Reggio Emilia i 20 studenti che sono arrivati in stazione per incontrare Luca Palestini ed il sottoscritto. "Manutenzione tecnica" è il loro indirizzo di studio, un impegno che vede - accanto a loro - Silvia e Margherita che oggi hanno tenuto serrate le loro file, come ogni buon insegnante deve fare ma ragazze e ragazzi della 2aP si sono dimostrati attenti e corretti in ogni momento del nostro incontro.

   Come sempre, tema dell'incontro era la rievocazione storica di un grave fatto di criminalità neofascista ovvero la Strage di Bologna del 2 agosto 1980 ed a farne un riassunto dettagliato è stato bravo Luca mentre la testimonianza che ho offerto a questi giovani, una volta arrivati nella grande sala del Palazzo del Podestà, ha avuto come tema centrale la risposta delle persone, la grande mobilitazione popolare e delle istituzioni per portare soccorso e solidarietà alle famiglie colpite, ai feriti ed alle vittime di quel massacro. 

   Particolarmente toccante è stata la presenza, insieme a docenti e studenti, di Adele, moglie di Vittorio Vaccaro, una delle 85 vittime di quel giorno. E' venuta insieme a loro per testimoniare l'importanza di continuare quel percorso di memoria che ci mantiene legati al ricordo delle vittime e le parole da lei pronunciate di fronte ai ragazzi ci hanno ricordato che la solidarietà - anche il 2 agosto - passa dal non restare indifferenti di fronte alle ingiustizie, ieri come oggi.

   Credo che da questo incontro ne uscirà qualche loro progetto in quanto è stato compito di uno di loro effettuare le riprese video di tutte le fasi del nostro incontro. Ci fa piacere sapere questo, è la dimostrazione che il percorso continua. Ora attendiamo di saperne di più ma già l'immaginare che il tempo in cui siamo stati insieme avrà una coda e prevederà altre fasi di coinvolgimento tra loro e con i loro docenti, ci fa veramente piacere. Il racconto della strage continua anche così.


INCONTRO 2 - ORE 14 - STAZIONE DI BOLOGNA CON STUDENTI DI S.ARCANGELO DI R.

   Erano 53 le ragazze ed i ragazzi delle 5aH, 5aI e 5aO che ci hanno raggiunto nella Stazione di Bologna per sentire da Cinzia Venturoli - docente di Storia all'Università di Bologna - la ricostruzione storica dell'attentato che causò 85 vittime ed oltre 200 feriti il 2 agosto 1980. Tutti studenti di Ragioneria (ma oggi questa materia ha altri nomi più "moderni") e tutti veramente interessati a questo argomento di non facile comprensione ma oggi hanno avuto la fortuna di apprendere antefatti della storia, esecutori materiali e chi li ha aiutati e finanziati, come avvenne e cosa provocò quell'attentato direttamente dalla voce di chi questa vicenda la conosce come pochi altri e cioè proprio la nostra Cinzia!

   Li accompagnavano 5 dei loro professori in quanto tra i ragazzi erano presenti anche 3 loro compagni di studio con problemi che richiedevano la presenza di insegnanti di sostegno ma mai, in nessun momento del nostro incontro, c'è stata la necessità di rivedere tempi e modi del nostro stare insieme e questo sta a dimostrare la competenza e l'impegno di chi sta accanto a questi ragazzi verso cui deve esserci un accompagnamento più impegnativo del solito.

   Inutile dire con quale impegno e con quale risultato (positivo!) abbia tenuto la sua lezione di storia la prof Venturoli. Seguita in silenzio, interrotta di tanto in tanto da domande e/o osservazioni di interesse verso momenti specifici di quella sua ricostruzione storica, pressata da qualche considerazione in quei punti della storia dove appare particolarmente importante capire l'assurdità di certi avvenimenti (come la liberazione dei colpevoli della strage!). Il suo (di Cinzia) è sempre un racconto che sa mescolare didattica ad empatia e quì sta un po' il segreto della sua bravura nel raccontarci la strage. 

   Ed io? Ho fatto ancora una volta quella mia testimonianza nel corso della quale ho ricordato un autobus della linea 37, tante mani che scavavano, Vigili e Medici, Infermieri e muratori, operai e sacerdoti, uomini e donne di ogni età su quelle pietre, tanto dolore, tanta rabbia ma anche tanta fermezza nel rispondere e respingere il ricatto terroristico con gesta che hanno ridato umanità a quella tragica giornata.

     Siamo riusciti a lasciare ancora una volta qualche buon segno di impegno a continuare il ricordo di un avvenimento indimenticabile. Speriamo che anche i ragazzi della Romagna ci aiutino a continuare, impegnandosi a loro volta per lasciare i loro segni nel percorso della memoria.



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