C'è chi la guarda e c'è chi la racconta.
Di chi sto parlando? Sto parlando della bandiera, la nostra Bandiere, il Tricolore, quel vessillo che ieri, 7 gennaio 2025, ha compiuto i suoi 228 anni di simbolo del nostro Paese.
Verde, bianco e rosso, tre colori che segnano la storia italiana attraverso le sue vicende e le sue tragedia, le vittorie e le sconfitte, nei palazzi del potere ma anche tra le folle dei manifestanti, negli stadi e nelle scuole, sulle torri e nei cantieri.....
Si pensa di sapere molto su questo rettangolo di stoffa colorata ma così non è ed allora ben fatta è stata la serata alla quale abbiamo assistito a Budrio, ieri nel tardo pomeriggio.
"Anniversario dell'adozione del tricolore", poche parole per un grande argomento magistralmente spiegato, svelato, narrato da Cinzia Venturoli, coadiuvata da giovani studenti, in una sala budriese gremita di ascoltatori desiderosi di ripassare - come si fa a scuola - una materia di cultura che mica sempre è lucida nelle nostre menti! E lei c'è riuscita, partendo da lontano, raccontandoci le vicende di donne ed uomini, di protagoniste non sempre considerate per quello che hanno saputo fare, anche cucendo le coccarde bianche-rosso-verdi ma non solo quello! Gente che ha attraversato gli ultimi secoli e ne ha impresso le tracce di un percorso che non va dimenticato, di storia e storie dove quei tre colori e quel lembo di stoffa hanno avuto - sempre - la loro immagine rappresentativa di sogni, speranze e lotte di tanta gente.
Fino ai nostri giorni, Cinzia ce lo ha raccontato con quel suo saper fare cultura e storia che conosciamo bene, ci ha fatto voler più bene a quel tricolore che anche i ragazzi che si sono alternati nella lettura di parole pronunciate con enfasi, nel corso dei tempi, da personaggi che hanno fatto storia hanno trasmesso con emozione a chi ascoltava.
Oggi ne sappiamo un po' di più di quel vessillo, del suo essere cuore ed immagine di una nazione. IL Comune di Budrio, la Pro-loco, il Lyons Club, il Centro Sociale "La Magnolia" come organizzatori, Camilla, Letizia, Giacomo e Federico gli studenti narratori e Cinzia Venturoli per averci saputo tener attenti e diligenti come fossimo suoi alunni, hanno il grande merito di questo bel ricordo e del valore che mantiene nel tempo.
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