La gente buona esiste.
E' la gente semplice, i giovani, uomini e donne, ragazze e ragazzi, spagnoli e non solo, gente che viene da ovunque, gente che arriva con pochi mezzi ma con una grande volontà, quella di aiutare, quella di portare conforto, quella gente che aiuta a sconfiggere la solitudine, l'abbandono e l'incuria anche di società che si preoccupano ingiustamente di quello che non è il diritto alla vita, trascurando i bisogni di interi popoli.
Lo vediamo a Valencia come lo abbiamo visto in Italia, nella nostra Romagna.
Questi volonterosi, questi volontari lanciano un messaggio e non so chi lo raccoglierà, tutto potrà apparire come immagini da rilanciare sui social, sui media. Eppure quel messaggio c'è: dice che il diritto alla vita deve avere la precedenza nei progetti di chi amministra regioni, città, paesi. Il diritto di sapersi al sicuro, nelle case, sulla propria terra. Il diritto di veder spese risorse grandi non per armi o guerre ma per il futuro della gente che vuole vivere, lavorare, pensare al futuro.
Le immagini che vengono da Valencia sono tremende. L'accorrere di tanta gente armata di buona volontà è la grande forza che può fare la differenza. Questa forza è orgoglio e chi non "la vede" è complice di un disastro scatenato non solo da una natura che si ribella ma dal comportamento di uomini che commettono un crimine.
Una giovane donna mi ha raccontato che, mentre puliva il fango a Budrio, un signore le ha portato il caffè. Piccoli gesti che diventano enormi.
RispondiEliminaE sono i gesti più belli, umani, quelli che lasciano i segni di cui abbiamo un bisogno estremo.
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