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sabato 3 agosto 2024

QUARANTAQUATTRO VOLTE 2 AGOSTO 1980

    Ieri sera nelle colline sopra Calderino, tra le ore 21 e le 23:30, organizzata dal CAI e dal Comune di Monte San Pietro, abbiamo partecipato alla camminata notturna che si svolge ogni anno per ricordare la strage di Bologna. Tantissime persone di ogni età dopo aver apprezzato il saluto ed il ricordo della Sindaca Monica Cinti si sono incamminati nel buio seguendo "le orme" di Valerio Marani (CAI) e della consigliera Sabrina De Maria che cura le tematiche Pace, Cultura e Memoria. Con noi c'era Emanuela Susmel chiamata per illustrare la sua recente pubblicazione "Matricola 4030" dedicata all'autobus della linea 37. 

 

   Nell'ultima sosta, alle ore 23 ed illuminati dalle torce dei camminatori, ho ricordato il 2 agosto ed ho sottolineato l'importanza di fare memoria per non dimenticare le vittime e l'impegno di tante persone accorse quel giorno per prestare soccorso. Alla fine, nel silenzio di tutti, si è fatto avanti Giorgio, il bambino della foto, ha chiesto di poter parlare ed ha detto che quel giorno se non c'erano tante persone che stavano lì a scavare, i morti sarebbero stati di più! Avreste dovuto sentire con che delicatezza e con che forza ha fatto il suo intervento, applauditissimo! Ecco, questi sono quei segnali di cui abbiamo bisogno, quelle dimostrazioni che il percorso che facciamo con i ragazzi è quello giusto.
   Ringrazio Valerio, Sabrina, la Sindaca ed Emanuela. E ringrazio la narratrice Antonella Colombi che ancora una volta ci ha ricordato Angela, la più piccola vittima della strage. 
   È stata la conclusione di una bella, intensa, partecipata giornata di memoria e di impegno, per non dimenticare.

 
     
Questa, descritta succintamente sopra, è la chiusura di una giornata indimenticabile, la celebrazione del 44° anniversario della strage alla stazione di Bologna avvenuta il 2 agosto 1980.
   Una città piena, quella di ieri, ancor più colorata di gente , tanta voglia di stare insieme, di rivedersi e soprattutto di rinnovare quel sentimento di partecipazione ad un evento che rimane nel cuore e nella memoria di una città e dei suoi abitanti. 
   Quel lungo corteo che si è snodato da Piazza Maggiore fino al piazzale della stazione, quegli striscioni a ricordare le 85 vittime ed i 200 feriti, quelle divise dei Vigili del Fuoco, indomiti nel fare fino all'ultimo il loro lavoro di soccorritori e quel folto gruppo di uomini e donne con una gerbera al petto, famigliari e feriti di quel giorno circondati e quasi protetti dalla presenza di quegli avvocati che nelle aule dei tribunali si battono con fermezza e convinzione per i diritti di quanti furono colpiti dalla violenza stagista. E, ancora, quei narratori che continuano a ricordarci storie di quelle vite spezzate e le Istituzioni rappresentate da gonfaloni, sindaci e sindache con la loro fascia tricolore e dietro tutti la gente, tanta gente, mescolata quasi a voler dimostrare che nessuno ha importanza ma tutti sono importanti! E, davanti a tutti, quell'autobus della linea 37 che fece quell'ultimo gesto di pietà accompagnando corpi devastati agli obitori e quell'autocarro-grù rosso, con cui i Vigili del Fuoco quel giorno rimossero macerie per estrarre corpi e feriti da quell'immane cumulo di pietre, lamiere, ferro e vetri.
   Paolo Bolognesi, Presidente dell'Associazione tra i Famigliari delle Vittime della strage del 2 agosto 1980, ci ha ancora una volta tenuti lì non solo ad ascoltare quanto di nuovo è emerso nelle ultime sentenze processuali ma ha rinnovato la condanna nei confronti di pezzi di Stato e di Governo che ancora non prendono con chiarezza le distanze da un passato dal quale qualcuno continua a non distaccarsi. I nuovi fascisti provengono da vecchia storia di cui ancora qualcuno osa andar fiero e la condanna, la denuncia non potrà cessare perchè questo è un oltraggio a chi è rimasto vittima di questa ingiusta e terribile storia.

   La pelle ti si  restringe quando suonano i tre fischi del treno e quel lungo minuto di silenzio si trasforma in un filmato che ti passa davanti alla mente ed agli occhi, ti fa vedere scene che sono lontane nel tempo ma presenti ed incancellabili, sempre.
   Il 2 agosto di quest'anno se ne va ma la forza che ci viene dalla grande partecipazione di tanta gente semplice, di Bologna e di altre città da cui ha voluto venire fin quì , con noi, ci  trasmette il messaggio che abbiamo il compito di tradurre in azioni, per continuare a credere nel diritto alla verità e nel diritto alla giustizia. Questa storia non è finita, dobbiamo insistere a farlo sapere ai giovani perchè loro sono il nostro futuro, i nuovi testimoni di un impegno che solo passando dalle nostre alle loro mani può continuare nel tempo a tenere viva la memoria, per non dimenticare.

2 commenti:

  1. Quest'anno io ho avuto la percezione che ci fossero molte più persone al corteo e c'erano tanti giovani. Ciò significa che il lavoro instancabile dell'associazione, dei testimoni, della storica Cinzia Venturoli hanno tenuta alta l'attenzione dei cittadini bolognesi. Grazie Agide, è un onore esserti amica❤️

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    1. Si, è stata una celebrazione vissuta con affetto da tantissima gente ed i giovani c'erano. Un messaggio confortante e da rilanciare. Grazie.

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