Ancora una presa d'atto che la gestione degli incontri con gli studenti delle scuole medie è cosa alquanto complicata! Raccontare il 2 agosto a questi irrequieti giovani è impegnativo tanto per la docente di storia che per il testimone con cui devono incontrarsi.
Anche ieri ne abbiamo avuto una prova nel corso dell'appuntamento con le terze G,H ed I della Media "G.Marconi" di Modena. Una sessantina di ragazzi e ragazze + otto loro professori.....una truppa di persone che abbiamo accolto alle 9 di ieri mattina in Stazione e successivamente nella grande sala del Comune, nel Palazzo del Podestà!
Difficile tenerli concentrati, difficile tenerli "sul pezzo", difficile farli stare quieti, difficile ancor di più farli "entrare dentro" una materia così complessa quando provengono da Istituti che non li ha preparati (o lo ha fatto molto succintamente) ad ascoltare una storia di terrorismo ed una giornata di dolore ed anche di partecipazione e condivisione vissuta dalla popolazione di Bologna, accanto alle vittime, ai feriti, sui ruderi di quanto rimaneva dell'ala ovest della nostra stazione dei treni dopo le 10.25, l'ora in cui esplose la bomba collocata dai neofascisti dei Nar nella sala d'aspetto di seconda classe.
Difficile, ieri, "tenere la barra" per Rossella Ropa in quel suo compito di docente che deve insegnare ai ragazzi una pagina di storia che racchiude in se fatti e personaggi lontani nel tempo ma ancora presenti ed influenti tra di noi e nelle nostre vicende attuali. Difficile anche per me portare una testimonianza sempre costellata di momenti che non si riesce a separare dall'emozione che il ricordo puntualmente risveglia. Raccontare una strage già non è facile e se in tutto questo ci si aggiunge il racconto di storie di persone non più tra di noi ed altre storie di altre persone colpevoli di uno dei massacri più orrendi accaduti dal dopoguerra in poi, allora è indispensabile armarsi di pazienza e di costanza per arrivare fino alla fine del tempo che ci tiene insieme. E, per rimanere insieme e partecipi, è a volte indispensabile riprendere il controllo facendo presente a quei pochi che disturbano gli altri con la loro disattenzione e con il loro vocìo che dietro alle storie che raccontiamo ci sono sofferenze che vanno rispettate ed ascoltate, da tutti, anche da loro.
Comunque sia anche con queste tre classi di studenti modenesi - e sono tante tre classi, probabilmente troppe da unire insieme e portare da noi in quanto l'aggregazione, la "fusione" tra di loro sconta le loro diverse fasi di apprendimento in classe che si rivelano proprio nel corso degli incontri - abbiamo provato a trasmettere un po' di memoria sul 2 agosto 1980 o almeno abbiamo avuto la consapevolezza che nella maggioranza dei partecipanti ci sia stato l'interesse di aver ascoltato una lezione e delle storie su cui forse non erano preparati ma che li ha incuriositi e - lo auspichiamo - interessati.
Ora attendiamo i prossimi.......
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