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martedì 23 aprile 2024

NONOSTANTE VENTO, PIOGGIA E FREDDO.......continuano gli incontri con gli studenti

     Inizio pieno della settimana che si aperta ieri, con due incontri ben riusciti, nonostante freddo, pioggia e vento ce l'abbiano messa tutta per.....distrarci. 

     Gli studenti resistono, stanno dando a noi ed ai loro professori la conferma che la visita al luogo della memoria - ovvero la stazione di Bologna - unitamente all'ascolto della lezione storica e del testimone di turno, sono e rimangono due momenti importanti da inserire nei loro programmi di studio della storia recente.

     La memoria della strage alla Stazione riempie i loro vuoti "culturali" e viene offerta dando loro la possibilità di vedere sul posto che cosa li può aiutare a comprendere un avvenimento per loro remoto ma importante da conoscere. Lapidi e targhe, nomi e storie di persone uccise barbaramente, oggetti-simbolo e tante storie di famiglie, bambini, giovani, anziani fermati nel loro diritto alla vita da un disegno criminale e fascista. Questo è ciò che - sempre - trovano su quel marciapiede che sta davanti al binario numero uno quando incontrano noi, la docente di storia ed il testimone.

     L'Istituto "Salvemini" da Bologna e l'Istituto "A. Paradisi" da Vignola sono stati con noi ieri mattina (il primo) e ieri pomeriggio (il secondo), incontrando Rossella Ropa e poi Cinzia Venturoli. La storia di una strage e gli anni della paura ma anche delle grandi lotte per il cambiamento e per le riforme, il terrorismo come deterrente alle possenti manifestazioni di un paese che chiedeva più spazi di partecipazione e democrazia. La strage raccontata attraverso le sofferenze di chi ne rimase vittima e la grande risposta che Bologna seppe dare quel giorno, con la sua gente che si prodigò per salvare vite e con la grande efficienza dimostrata dalle persone delle sue Istituzioni, dei Servizi, i Soccorsi, il personale tutto che non si fermò per ore ed ore per aiutare e dare un grande segnale di civiltà e di risposta.

                                                                        

     Poco meno di un centinaio - complessivamente - sono stati i giovani di questi due Istituti che ieri hanno voluto ascoltare la storia e le storie. La storia, quella vera, spiegata dalle nostre due docenti e le storie di persone raccontate da chi quel giorno fu testimone di una giornata tremenda ma che ha lasciato un segno profondo ed indimenticabile in ogni cittadino di Bologna. Lezioni e testimonianze si sono così intrecciate per offrire alle cinque classi che ci hanno fatto visita un quadro su che cosa accadde il 2 agosto 1980 e per incoraggiarli a pensare come possono esserci d'aiuto nel ricordo, nel mantenimento della memoria, per continuare a sostenere le ragioni della giustizia e per conoscere quella verità sui fatti che non li può e non li deve far rimanere indifferenti.

     Capita che possano rivolgere domande, dopo che la nostra parte nel racconto è terminata. Capita anche che le domande non arrivino o se arrivano lo fanno con una certa difficoltà. In fin dei conti hanno ascoltato una storia difficile da sviscerare tutta, lontana nel tempo, sconosciuta a tanti di loro e mettersi in sintonia con la cronaca di una strage non è cosa facile. A volte esprimono sentimenti attraverso cenni di emozione perchè chi sta davanti a loro e parla di dolore, sangue e rabbia fa entrare in loro la consapevolezza di doversi confrontare con sentimenti che li scuotono o - anche - li commuovono. Rossella o Cinzia affrontano il loro stupore, il loro dissenso, la loro sete di conoscenza, il loro desiderio di comunicare il loro pensiero con quelle conoscenze che solo loro sono in grado di portare a questi ragazzi. E, sempre, li arricchiscono culturalmente! Noi testimoni portiamo quei ricordi che celano sempre sofferenza e/o emozione, ricordi di affetti e di amicizie toccate in profondità da una violenza inaudita e le parole hanno anche momenti di difficoltà ad uscire dalle nostre bocche. Però loro li sentiamo con noi, sempre.

     Questo lo abbiamo sentito anche ieri. Da loro - ragazze e ragazzi di Bologna e di Vignola - e dai loro professori. E quando qualche insegnante ci fa capire che l'incontro lascerà una traccia di umanità che rimarrà presente in ognuno di loro, scuotendo l'indifferenza che questo mondo sta pericolosamente instillando nelle menti di tanta gente, ci accorgiamo di quanto siano importanti queste ore trascorse insieme. 
Per fare cose buone, utili, coinvolgenti, umane, non servono atti di eroismo. Rispondere alle ingiustizie lo si fa con semplicità, convinzione e con la consapevolezza che la nostra più grande risposta è il non voltarci dall'altra parte!

     

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. MEMORIA DELLA STRAGE DI BOLOGNA, 10:25 DEL 2 AGOSTO 1980

    Nel pomeriggio di lunedì 22 aprile, le classi 3ª A classico, 5ª D scientifico e 5ª B linguistico si sono recate a Bologna per partecipare a un percorso dedicato alla strage che fu fatta alla Stazione centrale del capoluogo emiliano il 2 agosto 1980.

    Le classi, una volta arrivate in treno alla stazione di Bologna, sono state accolte dal testimone Agide Melloni e dalla professoressa Cinzia Venturoli, la quale ha mostrato il luogo dell’esplosione della bomba del 2 agosto 1980 e i simboli dedicati alla memoria della strage.

    In seguito gli alunni si sono recati a Palazzo D’Accursio, dove hanno ascoltato la toccante testimonianza di Agide Melloni, l’autista che portò le salme nella camera mortuaria di via Irnerio e negli obitori degli ospedali alla guida dell’autobus 37.

    Infine Cinzia Venturoli ha concluso l’incontro raccontando la storia di alcune delle vittime.

    Si ringraziano Agide Melloni per la speciale testimonianza, Cinzia Venturoli per la preziosa guida, i professori Cristina Pipino, Lorenzo Montanari, Francesco Cardone, Cesare Cevolani e Patrizia Cavalli per aver accompagnato le classi.

    Post di Anna Sighinolfi
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    Questo commento è stato inviato alla docente Cinzia Venturoli dai prof dell'istituto che abbiamo incontrato ieri

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