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giovedì 11 gennaio 2024

UNA SERATA CON LA PALESTINA NEL CUORE

    Ieri sera a Imola, al Centro Sociale "La Stalla" la gente semplice, Anpi e Cgil e quella parte della sinistra che ancora non si è arresa al "pensiero comune" che  detta l'obbligo di stare sempre e comunque dalla parte del più forte, ha dato un segnale di grande solidarietà al popolo palestinese martoriato dal criminale attacco israeliano che sta compiendo un vero e proprio massacro nella striscia di Gaza e nei territori occupati della Cisgiordania.


    E' stata, quella alla quale abbiamo partecipato, una iniziativa pensata e voluta da Walter Galavotti, a suo tempo Assessore alla Cultura del Comune di Imola, deciso a metterci la faccia pur di non abbandonare a se stessa la sorte di un popolo. E c'è riuscito, raccogliendo diverse centinaia di persone nel salone del Centro Sociale, persone dai capelli grigi ma anche giovani, gente che ha in più occasioni sostenuto la lunghissima lotta del popolo palestinese per il riconoscimento del diritto all'esistenza e del diritto ad avere un suo Stato ed il riconoscimento internazionale.

    Riassumendo, la serata -che noi riteniamo positiva- è iniziata con una canzone intonata ed accompagnata alla chitarra dallo stesso Galavotti mentre alle sue spalle un coro di ragazze gli faceva da contorno. Sullo schermo passavano le immagini di altre donne, quelle che hanno dato origine a questo canto, un canto eseguito da donne palestinesi ed israeliane ed in sala si è immediatamente creato un clima di forte condivisione e commozione. 

    Federica Stagni, ricercatrice in Teoria delle proteste politiche e sociali nel Nord Africa e Medio Oriente presso la Scuola Normale Superiore di Pisa ma che opera anche nei territori occupati della Cisgiordania, ha poi riassunto il quadro storico della questione mediorientale senza il quale è difficile comprendere la situazione attuale in Palestina.

     Subito dopo c'è stata l'intervista in diretta online con Issa Amron da Hebron, creatore dell'organizzazione palestinese "Young against the settlement" il quale ha dato un resoconto della situazione a Gaza ma sopratutto in Cisgiordania, portando dati delle violenze compiute da esercito e coloni israeliani. Al termine del suo intervento ha anche risposto ad alcune domande del pubblico. Un grande, forte e lungo applauso ha salutato Amron quando ha chiuso il collegamento. 

     È poi stata la volta di Monica Minardi, neo-Presidente della sezione italiana di MSF "Medici Senza Frontiere", una nostra concittadina di Imola la quale ha illustrato ai presenti in sala le enormi difficoltà in cui continua ad operare la sua organizzazione, a Gaza e in Cisgiordania. Letteralmente non riescono ad aprire strutture di soccorso perché non c'è spazio fisico a causa dei due milioni di profughi ristretti in un  piccolo territorio al sud di Gaza. Monica ha parlato della impossibilità di soccorrere i feriti perché i soccorritori vengono colpiti dai proiettili se solo tentano di intervenire, in spregio alle convenzioni internazionali.


    La serata si è chiusa con l'appello a mantenere forte la sensibilità, a prestarsi a quelle azioni che possono essere d'aiuto ai palestinesi, come il boicottaggio dei prodotti israeliani ma anche la possibilità di recarsi in Cisgiordania come volontari, ad operare in aiuto alle organizzazioni umanitarie. 

    A Walter Galavotti, che ha anche aggiornato i dati dei morti e dispersi (a ieri erano in totale oltre 29 mila) e migliaia di feriti che non possono ricevere le cure necessarie a causa della situazione, va il merito di essere stato molto coerente, convinto e di aver portato così tanta gente come da tempo non si vedeva. Una serata che ci ha ridato un po' di speranza su quello che si può fare.

    Una assenza però noi l'abbiamo notata: se da un lato erano presenti Ggil e Anpi, mancavano le Istituzioni!

    Ora la nostra attenzione è rivolta a quanto accadrà all'Aja, dove si è avviata proprio oggi la procedura giudiziaria promossa dal Sudafrica per arrivare alla messa in stato d'accusa dello Stato di Israele per il genocidio che sta perpetrando nei confronti del popolo palestinese. La speranza che questo porti ad un cessate il fuoco immediato è grande ma è altrettanto grande la preoccupazione che il tutto finisca in una bolla di sapone: Israele sta chiamando a raccolta i suoi "alleati" e molti paesi e personalità europee -tra cui anche il nostro Ministro degli Esteri Tajani- stanno prendendo posizione a suo favore! E non mancheranno di intervenire gli altri, i più potenti, a partire dagli Usa.....


2 commenti:

  1. Sotto tutti gli articoli c'è la scritta in rosso senza alcu commento

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    1. Pazienza, forse ci vuole un po' di tempo per prendere confidenza con i meccanismi del blog!

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