Visualizzazioni totali

sabato 13 gennaio 2024

"VENTURI" E "GALVANI", MODENA E BOLOGNA, GLI STUDENTI ED IL 2 AGOSTO....

        Tutti a scuola, le vacanze natalizie sono finite, studenti di ogni ordine e grado e di ogni età di nuovo tra i banchi, maestri e professori di nuovo impegnati a "tirar sù" i nostri giovani e noi testimoni di nuovo insieme a loro per riprendere l'interminabile racconto di quanto accadde a Bologna il 2 agosto 1980, il giorno della strage alla Stazione.

    Ieri, venerdì 12 gennaio,  ho avuto l'opportunità di trascorrere una mattinata intensa, impegnativa, emozionante ma che ha lasciato in me un senso di soddisfazione dovuto alla grande partecipazione, attenzione e condivisione che ho percepito e vissuto stando insieme agli studenti che ho incontrato. E con me era Cinzia Venturoli, con la sua solita bravura nel condurre in porto questi incontri che prevedono una ricostruzione storica degli eventi -e questo è compito suo- e la testimonianza di chi era in Stazione quel lontano sabato di agosto -e questo compito spetta a noi testimoni.

    Alle 9.15, sul marciapiedi del primo binario e provenienti dall'Istituto di Istruzione Superiore "A. Venturi" di Modena, sono giunti alla stazione di Bologna i 39 ragazze e ragazzi della 5aM e della 5aP accompagnati dalle loro quattro prof tra le quali è stato un vero piacere ritrovare Monica Guarracino, la professoressa di Castelfranco Emilia  con la quale avevo già condiviso altri incontri. L'inizio non poteva essere migliore e Cinzia ha dato corso alla sua spiegazione di come avvenne l'esplosione soffermandosi a raccontare particolari dell'attentato per continuare con storie individuali di alcune delle vittime. Un racconto che la nostra docente ha sviluppato anche dentro la sala d'aspetto, accanto alla lapide che ricorda le vittime e che ha, ai propri piedi, quel tassello di cemento che ricorda il punto dove la bomba esplose.

    All'esterno della stazione, il tempo per osservare altri particolari: alcuni dei monumenti posti a ricordo della strage, l'orologio fermo alle 10.25, la targa che estende il richiamo della nostra stazione: non più solo Stazione Centrale di Bologna perchè ora è stato aggiunto "2 agosto 1980" per dare ancor più importanza al ricordo. Per ultimo uno sguardo anche alle mattonelle che portano i nomi delle 85 persone uccise dalla bomba, collocate a terra, dalla stazione fino a Piazza Maggiore.

    Una volta arrivati nella grande sala che ospita i nostri incontri con gli studenti nel Palazzo Comunale di Bologna e dopo aver ascoltato la parte importante della lezione di Cinzia, quella che ricorda il ruolo dei colpevoli della strage, i processi, le condanne ed anche la loro -prematura ed assurda- messa in libertà, è stata la volta del testimone, il mio momento di raccontare a questi giovani come fui coinvolto negli avvenimenti del 2 agosto, come mi comportai e perchè divenne importante l'utilizzo dell'autobus della linea 37 per accompagnare i corpi delle vittime agli obitori. Mi faceva da contorno un grande silenzio, una attenzione che dimostrava rispetto ed aiuto perchè quando si racconta quella pagina di storia è l'emozione che prende il sopravvento e l'aiuto che senti dai loro sguardi e dai loro silenzi ti aiuta ad andare avanti.

    E quando tutto è finito e loro si preparano per rientrare a scuola ecco che avviene quell'incontro semplice, umano significativo dello stringersi vicini e parlarsi a bassa voce, continuando a raccontare e chiedere, si diventa un tutt'uno, noi e loro, insieme.

    Grazie ragazze e ragazzi di Modena, grazie a Cinzia e grazie a Monica, Francesca ed alle loro due colleghe prof. Ne è valsa la pena, ancora una volta!

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    Pochi minuti di attesa ed ecco che alle 12.20 altri giovani, studenti del Liceo "L. Galvani" di Bologna, 20 ragazze e ragazzi che hanno scelto l'indirizzo "Scientifico Internazionale" e che -insieme alla loro prof Alessia Ruco-  sono venuti ad ascoltare Cinzia Venturoli ed il sottoscritto, sono venuti per capire come avviene una strage e come reagisce ad essa la gente di una città. Il nostro è stato un incontro caratterizzato da una partecipazione emotiva tutta particolare. Storia ed umanità, commozione e ricostruzione, memoria e condivisione ci hanno fatto sentire vicini come non sempre capita.

    E quando, al termine della lezione, sono stati loro a proporre che si faccia un incontro con noi là, nella loro scuola, con tutti gli altri studenti, allora Cinzia ed io abbiamo capito ancora una volta che questi incontri si devono continuare a fare, è giusto e doveroso, non possiamo e non dobbiamo deluderli quando sono loro a capire l'importanza che riveste questo progetto che fa della memoria sulla strage del 2 agosto 1980 una vera e propria materia di studio. 


    Continuerò a raccontare, a scrivere, con i miei limiti ma con tutta la mia convinzione, altri incontri, quì, sulle pagine di "AltraPagina"!

7 commenti:

  1. Complimenti per il grande lavoro che fate. I giovani hanno bisogno di conoscere le cose importanti della nostra storia e vi ripagano con partecipazione e affetto

    RispondiElimina
  2. È fondamentale tenere viva la memoria di questo pezzo di storia bolognese e non soltanto. E grazie al vostro impegno tutto questo non solo è possibile ma diventa reale. Grazie per tutto quello che fate

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, il contatto ed il dialogo con i ragazzi può trasformarsi in quell'indispensabile passaggio del testimone senza il quale la memoria sul 2 agosto rischia di fermarsi. Grazie

      Elimina
  3. Grazie per l'instancabile lavoro di memoria che fate.
    Antonella

    RispondiElimina
  4. Davvero un attività’ preziosa!!! Avanti così✊✊

    RispondiElimina

BOMBE E SILENZI

 A chi giova aprire un'altro fronte di guerra? Perché Israele non viene fermato in questa sua furibonda, criminale, assurda, ingiusta co...